Un regalo sempre di moda
La cravatta come regalo è sempre un’idea felice: e si va sul sicuro. Anche ai nostri giorni, resta un segno distintivo: portata semplicemente anche con jeans e golfino, sposa il desiderio di eleganza dei trentenni, senza però sconfinare nel classico o nel “troppo impegnativo”. E per i giovani, “una cravatta bene annodata è il primo passo serio nella vita””¦”¦.
Cosa rende la cravatta, prodotto di origine antica, un regalo ancor oggi spendibile e assolutamente di gusto raffinato? La risposta potrebbe risiedere proprio nella sua lunga storia. Non sempre la cravatta è stata un accessorio, per così dire, elegante. Nata inizialmente come semplice fazzoletto, ha conquistato ben presto un posto di rilievo nella vita dell’uomo, diventando marchio e segno inequivocabile di eleganza e distinzione. La cravatta nasce inizialmente come pezzo di stoffa che i legionari romani portavano, per motivi igienici o climatici, legato intorno al collo, con il nome di “focale”. Secoli dopo, nel 1661 Luigi XIV istituisce la carica di “cravattaio” del re, gentiluomo cui era assegnato il compito di aiutare il sovrano ad abbellire ed annodare la cravatta. Nove anni dopo nel ’61 la duchessa di Lavallière, favorita del re, è la prima donna ad indossare una cravatta. Nel 1925, il cravattaio americano Jesse Langdorsf brevettò una cravatta lunga, meno sgualcita e più stabile: era nata la cravatta attuale, di cui si occupò anche nei suo scritti il celebre Oscar Wilde: “Una cravatta bene annodata è il primo passo serio nella vita”.
Oggi le cose sono cambiate, ma non certo il significato della cravatta. Ai nostri giorni, resta un segno distintivo, ma è anche diventato un accessorio per i giovani. Portata semplicemente anche con jeans e golfino, sposa il desiderio di eleganza dei trentenni, senza però sconfinare nel classico o nel “troppo impegnativo”. La cravatta come regalo, quindi, è sempre un’idea felice. E si va sul sicuro, perché ognuno può darne l’interpretazione che vuole. Regalare una bella cravatta, con un ricamo o un disegno particolare, con un accostamento di colori più o meno audace -mai sgargiante- o spiritoso, ha anche un indiscutibile valore emotivo. Se poi la cravatta è di qualità -non di cuoio o di materiale sintetico- , riassume in sé tutto il fascino del prodotto, come è nella tradizione: artigianale e di seta, morbido ed elegante, che si può indossare per ogni occasione. Non c’è che dire: un regalo all’insegna della cravatta, non può che essere un regalo “indovinato”.