Un secolo di moda italiana
Sofia Gnoli storica della moda è autrice di successo di molti testi sulla moda, talvolta difficilmente reperibili. A titolo di esempio citiamo: “Moda. Dalla nascita dell’haute couture ad oggi”, “Moda e Teatro. Le creazioni per il palcoscenico di Poiret, Lucile, Chanel, Saint Laurent, Lacroix, Gaultier, Versace”, “Moda e Cinema. La magia dell’abito sul grande schermo”.
Il suo libro “Un secolo di moda italiana (1900 – 2000)”, editrice Meltemi è oramai un classico, un testo basico anche se sintetico per ripercorre le tappe salienti della storia della moda italiana. Il volume si apre con i primi tentativi, agli inizi del Novecento, della sarta Rosa Genoni di discostarsi dall’influenza d’Oltralpe, creando una collezione di abiti ispirata alle opere di artisti del Rinascimento italiano.
Segue, poi, un’attenta analisi dell’attività promossa dal regime fascista, attraverso l’Ente Nazionale della Moda, al fine di dar origine ad una moda italiana autonoma. Successivamente, viene trattato il secondo dopoguerra, periodo durante il quale la moda italiana ricevette la sua consacrazione in un primo momento a Roma, grazie al fenomeno noto come “Hollywood sul Tevere”, e in seguito a Firenze, con le sfilate organizzate dal marchese Giovanni Battista Giorgini che richiamavano compratori e stampa da tutto il mondo. Gli anni Settanta furono caratterizzati dal passaggio del polo della moda da Firenze a Milano e dall’affermarsi del prêt – à – porter. Tra gli anni Settanta e il decennio successivo, infine, si assistette all’affermazione del “made in Italy” nel mondo, accompagnata dai nomi di Armani, Versace, Valentino, Ferré, Fendi, Krizia, Missoni, Moschino, Gigli, Dolce & Gabbana, Prada, Gucci.
Quest’opera mostra in maniera molto chiara, anche se sintetica, come i vari avvenimenti storici abbiano influenzato l’evoluzione della moda; per esempio con lo scoppio della Prima Guerra Mondale le donne dovettero prendere il posto degli uomini, partiti per combattere, nei campi, nelle fabbriche, ecc.. Emerse, quindi, l’esigenza di rinnovare il guardaroba femminile al fine di renderlo più comodo e consono al nuovo ruolo assunto dalla donna. Era l’inizio dell’affermazione di una donna più libera ed indipendente.
Nel corso della trattazione è presentato, inoltre, il lavoro svolto da alcuni dei più famosi stilisti internazionali (Chanel, Dior, ecc.) ed italiani (Valentino, Armani, Gucci,ecc.) nel periodo compreso tra il 1900 e il 2000. L’attività da loro svolta ha influenzato notevolmente la storia della moda, rivestendo ancor’oggi fondamentale importanza.