Una cascata di stelle per Rany Zackem ad Altaroma luglio 2017
Chiudete gli occhi, siamo ad Altaroma luglio 2017. Passerella di Rany Zackem.
Immaginate di entrare in una grande sala luminescente, volgete l’orecchio agli echi sonori, e riempitevi bene lo sguardo. Elementi liberty e art déco definiscono i dettagli: una serie simmetrica di vetrate dipinte e variopinte, grandi camini di marmo bianco sovrastati da monumentali specchiere, statue e dipinti, decori e greche.
Fuori, il grande parco avvolto dall’ ardore della notte e da una coltre di oscurità. Poi, l’ebbrezza della festa: l’energia sprigionata da abiti danzanti e multicolori, zampilli di seta, nuvole di chiffon, incrostazioni di pietre, ricami regali, manifatture composte e idee vanitose.
E’ cosi che, nell’ultima edizione di Altaroma, Rany Zakhem irrompe nella scena del party: con scrosci di stelle cadenti su abiti opulenti trasformate in iridescenti filamenti luminosi; una serie ordinata di bagliori posati, come farfalle aleggianti, su silhouette da mille e una notte. Scollature dai tagli impeccabili, fluidità di forme e impalpabilità di tessuti atti a disegnare effetti armonici di grande fascino; leggiadrie da étoilé.
Un elogio sincero alle grazie femminili, uno chic languido, suadente, sapiente e a tratti irriverente. Abiti preordinati ad enfatizzare le curve e la morbidezza del corpo, armoniose sinfonie, contemplate per rilasciare sprazzi di luce da ogni angolazione.
Tripudi di sete colorate in tonalità pop, dal sicuro effetto cromo terapeutico, si traducono in bombe di pura energia, una immersione tonica nel colore. Come per l’abito tinto di lillà, in voile di seta con maniche a sbuffo e gonna amplia e leggera con su uno stuolo di stelle argentee e dègradè; oppure l’abito ciclamino, nuvola di plissé con maniche a campana, generoso spacco sul davanti e dettagli di luce sulla scollatura e nella cintura. Così anche per gli abiti blu china, che tanto ricordano la luminosità dei lapislazzuli, gli ardenti rossi, e i tonici giallo limone, senza nulla togliere alla purezza di un romantico bianco per l’abito da sposa .
Sul versante estetico, oltre all’enfatizzazione sapiente delle linee del corpo, si legge chiara una irrinunciabile inclinazione alla classicità, sebbene aleggi una certa dose di modernità, come nel caso delle “lingue di fuoco” in seta plissé, che paiono esplodere dalla gonna sovrastata dal bustier decorato di pietre rilucenti.
Peculiarità dello stilista sono una propria originalità stilistica dal forte temperamento mondano improntata alla esibizione del lusso e all’opulenza.
Questa relazione tra abiti sontuosi, decori preziosi e festosità , richiama gli echi gai e leggeri del glamour nel periodo d’oro di Hollywood, ma anche il periodo folle dello Studio 54, la famosa discoteca di New York, spesso celebrata dal couturier quale fonte di ispirazione per le sue collezioni
Sempre festa per l’architetto e designer libanese.
Evviva la leggerezza!