Una mantella per Laura Biagiotti
Maglia, maglia e ancora maglia. Sarà all’insegna della maglieria il prossimo autunno/inverno.
Laura Biagiotti, che di maglia se ne intende, specialmente se si tratta di cachemire, afferma che il prossimo inverno sarà nel segno della treccia. Lei la fa muovere in senso verticale o in senso orizzontale, su abiti dritti o svolazzanti, sulle maniche, sul poncho bianco portato su gonna bianca svasata, sul collo di un pull che diventa cappuccio, sulle maniche di un abito da sera.
Poi pensa un capo must, la mantella, da portare di giorno, ma anche di sera tanto opulenta da virare in cappa, tanto presente da sostituire il cappotto.
Varie sono le idee che emergono dalla collezione: creazione di strati e sovrapposizioni, mix di materiali vari, intrecci di lavorazioni, trasformismo dei capi. La mente pratica di Laura Biagiotti, tesa a facilitare l’eleganza femminile, si esprime creando abiti che si trasformano con pochi tocchi per adeguarsi alle variazioni dell’ora e dell’ambiente. Ne risulta un guardaroba poco ingombrante, “pieghevole e portatile” comodo e pratico, assolutamente personalizzabile grazie ai tanti pezzi sovrapponibili; confortevole come solo la maglia può esserlo; rassicurante nella sua eleganza come solo il cachemire sa fare. Anche le calze sono di cachemire.
Cappotti lunghi lavorati con grandi trecce, cappotti in mohair; gilet riccioluti; e poi giochi di coste per pullover con maniche alate, maglie composte da grovigli di intrecci tono su tono che arrotondano la linea dandole volume. Grandi colli sciallati arricchiti con trecce che per la sera diventano top da portare su una lunga gonna stampa dai colori autunnali, o lisci, ma accompagnati da grandi collane che riempiono la scollatura, su una gonna corta.
Il pantalone è a portafoglio, morbido sui fianchi con gambe slim; la maglia jogging diventa tuta, grande pull a uovo, pantalone largo portato con una sopragonna.
Linea scivolata invece per gli abiti da sera che ricordano gli anni ’30. Fluidi, vita non segnata e corpino morbido ricamato al centro, fianchi sottolineati da una larga fascia anche essa ricamata come il corpino, gli abiti sono portati con cappe di cachemire o con la nuova pelliccia chiffon ultraleggera. La pelliccia ton sur ton forma colli di pelo per il mattino e per la sera; diventa una stola di volpe sul cardigan lungo in maglia, chiuso da cintura che nasconde un abito in raso color carne oppure un corto giacchino per la gonna longuette a vita alta.
La paletta esalta il bianco; ma include il cipria, nudo, tortora, mandorla, ginger, litchi, e rosa tea oltre ai malva; muschio, marroni, terra e marroni cioccolato, ottanio.
Tra gli accessori si notano la trap bag piccola con trecce di metallo per formare la tracolla; i bijoux sono sovrapposti: intrecci di perle e catene, fili d’oro e medaglioni. Le scarpe vanno dal tronchetto forato al laser, e scarponcini, agli stivali in pelle e cuoio. Anche se è inverno non possono mancare i plateaux nei tessuti della collezione; ma il nuovo must sono le décolleté dai mille cristalli incorporati.