Una musa gommata Pirelli
“Una Musa tra le ruote”: così si intitola il ponderoso volume che attraverso 450 immagini ricostruisce la lunga relazione tra l’arte e Pirelli, “gigante” dell’industria mondiale degli pneumatici. “Pirelli: un secolo di arte al servizio del prodotto” è infatti il sottotitolo del libro (edito da Corraini), che è nato da un’iniziativa della Fondazione Pirelli a cura di Giovanna Ginex. In esso è ripercorsa puntualmente l’avvincente storia della comunicazione Pirelli dal 1872 al 1972, da cui emerge l’intenso dialogo avviato già a fine Ottocento con pittori e disegnatori chiamati ad interpretare i valori dell’azienda agli occhi dei vari pubblici.
Furono circa 200 gli artisti e gli illustratori di calibro internazionale che collaborarono col marchio della “P lunga” non solo per pubblicizzare gli pneumatici, ma anche per celebrare le grandi ricorrenze dell’impresa o per corredare di figure efficaci la pregiata rivista “Pirelli”, fondata nel 1948 da Leonardo Sinisgalli (il celebre poeta di “Vidi le Muse”, che amava sconfinare nella scienza e nella tecnologia) insieme a Giuseppe Eugenio Luraghi e Arturo Tofanelli, sulle cui pagine furono pubblicati articoli e immagini dei protagonisti della letteratura, del giornalismo, della fotografia e dell’arte tra il 1948 ed il 1972.
Marcello Dudovich, Aldo Mazza, Leonetto Cappiello, Marcello Nizzoli, Pavel Michael Engelmann, Bob Noorda, Riccardo Manzi, Bruno Munari, Alessandro Mendini, Armando Testa, Alan Fletcher sono solo alcuni dei tanti creativi che hanno firmato la grafica dell’azienda italiana (il cui controllo è però passato quest’anno ai cinesi della ChemChina) attraverso campagne pubblicitarie che parlavano linguaggi molteplici, giungendo comunque a codificare uno stile unico, decisamente antiretorico, sospeso tra ironia e sogno: lo “Stile Pirelli” appunto.
Il nucleo principale di “Una Musa tra le ruote” è suddiviso in 3 sezioni, di cui la prima è dedicata ai bozzetti pubblicitari, la seconda ai disegni realizzati per la rivista “Pirelli” e la terza alle tavole celebrative del cinquantenario e del settantacinquesimo anniversario dell’azienda. In appendice al libro si trova poi una sezione riservata alle schede di prodotto, accompagnate da immagini tratte da brevetti e cataloghi storici, che descrivono i modelli Pirelli oggetto delle campagne pubblicitarie (non solo pneumatici, ma anche tomaie, guanti, impermeabili, equipaggiamento marittimo, ecc.); il volume infine è suggellato da una selezione di profili biografici di una sessantina di autori che offrirono il loro contributo alla comunicazione aziendale.
Così questo testo, “raccontando” i prodotti non solo per la loro funzionalità, ma anche attraverso valori, immagini e storie, evoca mondi, aspirazioni e sogni, arrivando a dare “un’anima di gomma” a oggetti fabbricati in serie. Mette bene in rilievo, dunque, il ruolo culturale decisivo che Pirelli ha lungamente giocato e cerca ancora di giocare in Italia e nel mondo: è proprio la narrazione del prodotto industriale, con le tecniche pubblicitarie più aggiornate e una cura per l’immagine in stile innovativo, che contribuisce a rinsaldare l’identità del brand come protagonista originale tutt’oggi della comunicazione d’impresa, ovvero come sensibile esegeta delle evoluzioni dei linguaggi dell’arte. Si è passati così a focalizzarsi sulla cultura dell’oggetto piuttosto che sul mero oggetto. In effetti tale eredità estetica ed etica forte è portata avanti dalla rivista aziendale “World”, che ospita firme eminenti quali Jacques Le Goff, Eugeny Morozov, Zygmunt Bauman, nonché dall’Annual Report, il quale oltre a contenere il Bilancio Pirelli, propone i contributi di autori di fama come Hanif Kureishi, Hans Magnus Enzensberger, Guillermo Martinez, William Least Heat-Moon, Javier Cercas, e grandi disegnatori come Stefan Glerum, Liza Donnelly, Dome, Alexey Luka e Marina Zumi.
Non basta. Pirelli, nel solco della continuità della sua storia culturale, ha lanciato un nuovo progetto in collaborazione con l’editore Corraini, che vede coinvolto un team ristretto di giovani talenti di diversa formazione, pronti a creare nuove rappresentazioni del marchio e dei suoi prodotti. Saranno alcuni docenti di prestigiose istituzioni accademiche internazionali a segnalare i giovani migliori nei diversi ambiti di grafica, fumetto, graphic novel, street art e tecnologie digitali. L’obiettivo è costituire un gruppo operativo il cui orizzonte si allargherà anche a nuove promesse asiatiche.
In occasione della presentazione del volume “Una Musa tra le ruote”, Marco Tronchetti Provera, Presidente e Ceo di Pirelli e Presidente della Fondazione Pirelli, ha così riassunto l’attività culturale della maison: “Il dialogo di Pirelli con l’arte e il design è sempre attuale. È testimoniato da questo libro, ma anche da altre recenti attività che riguardano i contributi letterari, la musica e il teatro, i Film Pirelli, il coinvolgimento di giovani artisti e grandi firme per illustrare il nostro bilancio, le esposizioni di Hangar Bicocca e il Calendario, icona di immagine e comunicazione Pirelli. Un dialogo che non è mai cessato e che oggi continua anche attraverso la nuova iniziativa che stiamo per avviare con la collaborazione di alcuni dei più prestigiosi professionisti internazionali della grafica”.
A tutto ciò si aggiunge il fatto che il patrimonio artistico e culturale della Fondazione Pirelli è reso fruibile al pubblico grazie a un importante progetto di digitalizzazione, che mette a disposizione i carteggi di Alberto e Leopoldo Pirelli, i circa 16mila volumi che compongono la Biblioteca tecnico-scientifica e la documentazione custodita nell’Archivio Storico aziendale, formata da migliaia di disegni, bozzetti, manifesti, pubblicità e testi originati dalle varie collaborazioni con letterati, designer e artisti. Si tratta di uno straordinario “capitale” dichiarato bene culturale dal MIBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) e visitato ogni anno da migliaia di persone presso lo storico “fabbricato 134” alla Bicocca.
Gli inventari dell’Archivio Storico Pirelli sono consultabili online in italiano e in inglese sul sito: http://search.fondazionepirelli.org
Cantami, o Musa, dell’italica ruota…