Uomo P/E 2008. L’uomo di Romeo Gigli gioca con la perfezione, tra ironia e libert
Silhouette ampie, proporzioni reinventate, tessuti morbidi e leggeri: Gentucca Bini, per la collezione P/E 2008, punta sulla libertà e la comodità, per liberare l’uomo dalla rigidità dell’abbigliamento formale e portare ironia e personalità anche nel guardaroba maschile.
Mettere in discussione le regole per creare uno stile personale: la perfezione assume ora un aspetto rilassato e disinvolto.
Annunciato dalle note folk dei musicisti di strada( band Circo Abusivo), fa il suo ingresso in passerella l’uomo dallo stile scanzonato e rilassato creato da Gentucca Bini, alla direzione creativa della maison Romeo Gigli.
Sulla passerella, animata come una piazza cittadina nel giorno di festa, i modelli si muovono disinvolti e spensierati, esibendosi in balli, salutandosi tra loro come vecchi amici ritrovati ed elargendo baciamano galanti al pubblico femminile.
Il clima di festa che aleggia in sala fa da sfondo a una collezione in cui impera
la leggerezza dei capi, costruiti con taglio sartoriale ma indossati con libertà e facendosi gioco delle regole.
Il guardaroba classico viene interpretato in maniera personale, per costruire uno stile ironico e ottenere un aspetto vissuto: la cravatta è squadrata e dimezzata, la giacca si presenta più lunga nella parte posteriore e il cappotto è in realtà un k- way pronto per l’uso.
Tra i colori naturali e le nuances si inseriscono note di colore, come il verde, il blu e il rosso, nel rispetto dell’armonia cromatica dell’insieme.
L’ampia silhouette, le proporzioni reinventate e i tessuti morbidi e leggeri, come i lini Solbiati, il cotone Oxford e la garza giapponese,
liberano il corpo dalla rigidità dell’abbigliamento maschile classico, per ottenere una maggiore comodità e libertà di movimento: la giacca formale viene destrutturata, i pantaloni da equitazione anni 30 sono allacciati lateralmente e le scarpe sono ballerine rasoterra molto scollate.
La perfezione dei capi viene dunque accettata solo in vista di una rielaborazione personale, che consenta di giocare col guardaroba e spiazzare lo sguardo dell’osservatore.
Dal lavoro di Gentucca Bini traspare l’ambizione di proporre uno stile che non sia semplice cronaca delle tendenze stagionali bensì valorizzazione del soggetto, attraverso un legame di familiarità con l’abito.
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