Wedding Novel. Fare memoria di un giorno memorabile
“Tutti gli sposi desiderano che il loro matrimonio sia memorabile, non solo per loro, che ne sono i protagonisti, ma anche per i parenti e gli amici con cui hanno deciso di condividere quel giorno felice. Per questo si fanno migliaia di foto, si preparano bomboniere – che spesso sono oggetti costosi e piuttosto inutili- si curano i dettagli del menù”.
Così inizia una singolare intervista o meglio una intervista ad un personaggio singolare e creativo che ha trasformato la consuetudine a scrivere agli amici affettuose righe di felicitazioni per il loro matrimonio, in un lavoro: il lavoro di uno scrittore che racconta solo storie d’amore vere perché dice “non c’è romanzo più avvincente della vita”. Afferma che non si tratta di una idea originale, anzi è un’idea antichissima, messa in atto già dagli imperatori romani.
Avete mai sentito parlare di wedding novel? Penso di no. Ce lo facciamo spiegare da Guido Vassallo classe 1975, laureato in lettere classiche con una tesi sui carmi d’occasione presso la corte imperiale in età tardo-antica, ha frequentato il Master di Scrittura per la fiction e per il cinema presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
I futuri sposi scopriranno che è un modo innovativo, sostitutivo delle bomboniere, per lasciare un ricordo, singolarmente carico di memorie, agli amici e agli inviatati.
Per saperne di più basta cliccare www.weddingnovels.com
La wedding novel –ci racconta- è un romanzo che ripercorre, con un poco di ironia e qualche piccola pretesa letteraria, la storia degli sposi, di come si sono conosciuti, di cosa li ha spinti a unire le loro vite. Un libro che sta nella tasca della giacca, si legge in un’oretta e contiene una vita. Anzi due. La cosa simpatica è che dà al matrimonio un risvolto culturale che dura nel tempo. E poi molti degli invitati magari si ritroveranno nelle pagine del libro, soprattutto se hanno avuto un ruolo nella vicenda dei due protagonisti. Le prime esperienze sono state molto positive. Sembra un’idea originale ma la storia insegna che già nell’impero romano alcuni imperatori per il giorno delle nozze invitavano scrittori noti del tempo a celebrare l’evento con componimenti poetici, alcuni dei quali sono giunti fino a noi.
Scriverle è un hobby, una passione, un lavoro, una missione?
Ho sempre avuto la passione per la scrittura. Quando i miei amici hanno cominciato a sposarsi spesso mi trovavo lontano e non mi era possibile partecipare alla celebrazione delle nozze. Allora tiravo fuori una vecchia penna stilografica e scrivevo loro delle lettere in cui riversavo i sentimenti contrastanti che albergavano nel mio cuore: da un lato la gioia di vederli felici e il desiderio che potessero esserlo sempre a fianco della persona che amavano; dall’altro la strana sensazione di pensare che un giorno quei ragazzi con cui avevo giocato a calcetto potessero diventare padri di bambini in carne e ossa, e quelle ragazze che a scuola erano capaci di piangere per un brutto voto potessero essere chiamate ‘mamma’ da qualcuno. Lettere che univano un pizzico di goliardia e qualche pensiero più serio. E che erano sempre molto apprezzate. Erano gli antenati delle wedding novels. Allora mi sono detto: perché non farlo diventare un lavoro?
Perché pensi che possa essere utile conservare memoria di una storia d’amore?
Non è un segreto che il numero dei matrimoni è in calo e i divorzi aumentano. Vedo molte coppie che si separano anche dopo pochissimi anni da quando si sono sposate. Ho l’impressione che spesso hanno dimenticato, o forse mai saputo, che la vita di coppia non è la somma delle vite di due individui ma una cosa nuova, come un germoglio che è spuntato il giorno delle nozze e deve crescere. Quando ci si stanca un po’ di stare insieme, perché la convivenza logora un po’, tornare alle radici, ripescare il passato può essere un buona strada per ricominciare. Andarsi a rileggere, ricordare l’inizio di tutto, quando ci si è conosciuti, la trepidazione delle prime volte insieme, quando nei confronti dell’altro ci si comportava con una delicatezza estrema, per evitare il rischio di rovinare tutto…
Che visione hai del matrimonio e della famiglia?
Sono cresciuto in una famiglia numerosa dove mi sono sempre divertito un mondo. Non mi è mancato mai un fratello per giocare a calcio nel corridoio di casa o una sorella a cui fare i dispetti. I miei genitori hanno creato in casa un clima di collaborazione e condivisione di una ricchezza incredibile. Penso che questa sia una delle più belle cose che mi siano successe nella vita. Sono convinto che tutta questa inesauribile ricchezza sgorghi dalla fonte dell’unione profonda che lega mio padre e mia madre, che li ha sempre legati, sin dal primo giorno. Mi piacerebbe con le WN dare un mio piccolo contributo alla creazione di famiglie così, dove non ci si stanca mai di volersi bene. E in una società in cui sembra che non sia possibile prendere impegni duraturi sussurrare all’orecchio di molti ‘Ehi! Hai mai pensato che forse anche oggi è possibile coltivare il sogno di un amore per sempre?’
Ho guardato il tuo sito. Suggerisci libri, film con tema matrimonio, amore non sempre a lieto fine, spesso carichi di dolore. Sembra quasi tu voglia suggerire ai futuri sposi un percorso di approfondimento.
La buona letteratura e il buon cinema spesso aiutano a vivere le vite di altri, sono una sorta di laboratorio dei sentimenti dove possiamo sperimentare situazioni, emozioni, scelte che non sono le nostre, vedere a cosa portano, che conseguenze hanno. Le letture, in particolare, ci rendono più esperti dell’animo umano. Non esperti nel senso di eruditi, ma esperti perché in qualche modo facciamo delle esperienze, e questo ci aiuta a vivere meglio la nostra vita, quella vera. Magari per evitare errori o per riconoscere prima le strade perigliose e non imboccarle. In fondo ci sono alcuni romanzi che sono delle vere e proprie WN. Uno di questi, si chiama I doni della vita ed è opera di Irène Némirovsky, donna di grande sensibilità. Racconta la storia di una coppia che, pur attraversando difficoltà di ogni genere, scopre come sia un dono avere accanto una persona fedele.
Raccontami come nasce una wedding novel ?
Nasce dalla convinzione che non c’è romanzo più avvincente della vita. Fior fior di scrittori si arrovellano per inventare storie avventurose, ma le più belle storie le scrivono le persone con le loro scelte quotidiane. Le scriviamo tutti noi. È questa cosa che mi affascina. Quando una coppia decide di scrivere la propria WN ci incontriamo qualche mese prima delle nozze (in ogni caso quando è già stata stabilita la data) e mi faccio raccontare a grandi linee il loro percorso. Insieme cerchiamo ciò che è più caratteristico, particolare. Soprattutto mi interessano quegli eventi, situazioni, che sembrano delle coincidenze e che poi si rivelano invece snodi provvidenziali che li hanno fatti incontrare, conoscere, innamorare. Poi elaboro una scaletta che sottopongo agli interessati mentre vado scrivendo i capitoli del libro, che pian piano aggiustiamo insieme, aggiungendo particolari, personaggi, sfumature. Per ultimo definiamo il titolo e inventiamo insieme la copertina.
Nella fase di raccolta delle informazioni come hai visto i tuoi “clienti”? Divertiti, riflessivi, annoiati? Pensi che questo percorso sia servito anche a loro per riconfermare la loro scelta?
Gli incontri previ alla redazione delle WN sono molto simpatici e si crea subito in bel clima di fiducia. L’amore, quello vero, è creativo, ha linguaggi sempre diversi. Nei racconti che sento ci sono alcune somiglianze e tante cose diverse che rendono unica ogni relazione. Credo che aiuti molto i due nubendi ri-raccontarsi la loro storia e riflettere su alcuni passaggi. Una volta, chiacchierando davanti a un caffè, due fidanzati in procinto di sposarsi mi hanno raccontato il loro primo litigio, scatenato, come spesso capita, da motivi di gelosia, e terminato con la pace e il perdono. ‘È stata la prima volta che un ragazzo ha pianto per me’ ha detto lei, commossa. Ne è nato un bello scambio di idee sulla funzione che può avere, nella vita della coppia, un litigio, che a volte può trasformarsi in un’occasione di conoscenza reciproca e rafforzare l’amore.
Vuoi raccontare una storia per i nostri lettori? Un esempio di una wedding novel?
Un aneddoto tratto da una delle WN già pubblicate e che parla di come sa essere creativo chi ama è il seguente. Lui abbastanza squattrinato, vorrebbe portare lei a Parigi, la città degli innamorati, e chiederle di sposarlo. Solo che l’operazione è costosa e poi lei studia ancora all’università, peraltro in una città a duecento chilometri da dove abita lui. Bisogna inventarsi qualcosa. L’occasione è data da una festa di compleanno: lei ha invitato lui e un gruppetto di amici a casa sua per celebrare i suoi 25 anni. Finita la cena, per non dover viaggiare di notte, tutti si sistemano a dormire nella piccola casa. E lì scatta il piano. Con la complicità degli amici lui fa chiamare lei in una stanza e… su una parete c’è un enorme poster panoramico di Parigi notturna vista dalla cima della torre Eiffel. E lì davanti, in pigiama, con l’anello e tutto: ‘Ci sposiamo?’