WORLD MAN ““ OLIMPIADI 2012 nella P/E di Vivienne Westwood
Giochi Olimpici: iniziano le danze con tributi alla lontana Grecia; sfilano gentleman dal glamour raffinato e atleti che provengono dall’antichità, solcando la passerella con spigliatezza e impegno. Tamburi, urla e applausi sono miscelati dal dj-set, proprio come in una vera competizione.
La prima uscita sono pantaloncini destrutturati con t-shirt a stampa dorata che rappresenta la torcia olimpica. E proprio da qui partono abiti caratterizzati da riferimenti olimpionici: disegni, stampe giganti e dettagli dal gusto classico ma rivisitati in chiave contemporaneo.
Una passerella che riassume lo stile di Vivienne Westwood in tutte le sue emblematiche sfaccettature. Un’elaborazione effervescente dell’eleganza inglese che le ha permesso di diventare Regina di uno stile nuovo e folle.
Giacche dai quadri grandi e monocolore con gilet dalle abbottonature lunghissime. Decostruite con abbondanze di tessuto sulle spalle, il retro si stacca dalla linea asciutta per diventare un disegno tutto suo, una geometria ben definita e quasi aliena che cade e si muove sul corpo. Eleganti, asciutte, precise, con apertura larga e profonda che celano gilet abbottonati. Giacche dall’altissimo contenuto sartoriale.
I pantaloni sono corti sopra le caviglie che mostrano calze lunghe colorate da azzurro cielo, rosso, viola, fantasie geometriche o da caviglie nude. Partono da una vita stretta e altissima, dove i passanti sono più bassi per evidenziare il rapporto tra il tessuto e la t-shirt o la classica camicia con collo importante a tre bottoni. Sotto i passanti s’innestano pence che dominano pieghe profonde di tessuto per poi stringersi alle caviglie. Dettagli eccentrici ma fortemente caratterizzanti per una stilista che ha inventato lo stile Punk, lo ha reinterpretato avvicinandosi al classico inglese. I tessuti sono british (quadri sottili a variabile dimensione) e si accoppiano tra loro in modo spontaneo e allegro, mai severo e freddo.
I capi sono tanti e continuamente nuovi tra colori e tagli. Si alternano completi o spezzati di varie tonalità: grigi, azzurri, beige, bianchi, viola e marron. Il tutto miscelato da una forte ironia ed eccentricità.
Le asimmetrie tipiche dello stile della Maison sono presenti sulle t-shirt, sui maglioni e sulle giacche. Il rapporto tra fronte e retro diventa importante per questa collezione: la pulizia delle linee del fronte s’interrompe sul retro all’altezza spalle scampanando e aprendosi come ali.
Gli accessori più preziosi sono le scarpe, coloratissime (rosse e arancioni) di pelle, plastica e vernice, ma anche intrecciate come intrecci di Vieste. Medaglie al collo, coccarde di vittorie e corone d’alloro; sfila così un uomo forte, deciso e stravagante nei dettagli ma consapevole della propria vanità.
Vivienne l’eterna giovinetta, solare e sorridente solca la passerella finale con Adreas, il partner che si occupa del design della linea MAN. Proprio con un grandissimo mazzo di fiori viola in segno di vittoria, si conclude la sfilata tra applausi e musica techno-chic.
Una sfilata da bere ad un fiato unica e sorprendente.