Arte e moda in mostra a New York
E’ in corso fino al 27 maggio, al Metropolitan Museum of Art di New York, la mostra dal titolo “Impressionismo, moda e modernità”, realizzata in collaborazione con l’Art Institute di Chicago e il Musée d’Orsay di Parigi.
Le quattro sezioni tematiche – refashioning figure painting, en plein air, the white dress e the black dress – ci riportano indietro nel tempo, tra crinoline, bustini e cappellini, nella città più in voga dell’epoca, Parigi.
“L’ultima moda è assolutamente necessaria in un quadro. E’ ciò che nella pittura conta di più”, così scriveva Édouard Manet nel 1881, a testimoniare lo scambio vivace che c’era a quel tempo tra l’arte e la moda nella capitale francese.
Da Monet a Renoir, da Tissot a Degas, da Manet a Corot, sono 79 i dipinti in mostra, accanto ai quali sono allestiti 14 abiti originali insieme alle scarpe, agli ombrellini, alle riviste, alle fotografie, per un totale di 100 pezzi.
La mostra si apre con l’abito e il dipinto di Camille, di Claude Monet: la futura moglie dell’artista è qui ritratta di spalle, mentre si sistema timidamente il berretto. In primo piano il vestito, a strisce verdi, completato da una lussuosa giacca di pelliccia: Monet ritrae il look del momento e ne fa una opera d’arte.
Nella sezione dedicata al vestito bianco sono raccolti invece i dipinti che raccontano la moda dell’abito di cotone, più informale, quello che si porta di giorno.
In Repose, di Édouard Manet, la pittrice Berthe Marie Pauline Morisot riposa, cadente, sul sofà. La Morisot, che da lì a pochi anni sarebbe diventata la cognata di Manet, sposando il fratello Eugène, dichiarò successivamente che, a dispetto del titolo dell’opera, fu molto faticoso per lei sostenere quella posa a causa di un terribile crampo alla gamba che la poverina dovette sopportare: Manet, infatti, non le permetteva di muoversi, per paura che la gonna si sgualcisse.
Vezzosi sono gli abiti dei ritratti all’aria aperta nei quali si possono ammirare i vestiti più in voga: è l’epoca delle crinoline che sostengono le gonne voluminose in cotone piquè e dei corpetti che ricalcano il modello dei boleri spagnoli.
Altro grande protagonista dei tempi era il vestito nero di seta: l’abito da sera, simbolo indiscusso di eleganza e sensualità. Nel dipinto Donna con i ventagli, Manet ritrae Nina de Callias, nota intellettuale dell’epoca, in una mise che esprime tutto il suo spirito bohémiene: la blusa in stile orientale, il bolero ricamato, gli orecchini pendenti, i bracciali dorati e, per finire, una vezzosa piuma nei capelli.
Nel dipinto La Parigina, sempre di Édouard Manet, è ritratta l’attrice Ellen André, musa di molti pittori, tra cui Degas e Renoir, che qui appare fiera come un’amazzone, dentro al suo abito nero avvolgente, dal colletto increspato. Una grossa collana, il tocco in più che impreziosisce la figura
Tantissimi ancora i dipinti che ritraggono le parigine sfarzose durante gli eventi mondani, come nel ritratto Il Ballo, di James Tissot, in cui una donna elegantissima, abito giallo e ventaglio alla mano, cattura lo sguardo dell’osservatore.
Completano la mostra le piccole nature morte che hanno come soggetto scarpette, pantofoline e altri accessori.
Non manca, infine, una sezione dedicata alla moda maschile, con protagonista assoluto, il cappello.