I modi di portare i pantaloni secondo Kristen Stewart
Nessuno può battere Kristen Stewart. È vero che al momento le attrici preferite dagli americani sono Jennifer Lawrence, premiata quest’anno con l’Oscar, ed Emma Watson. Protagoniste nelle saghe, l’una di “The Hunger Games”, l’altra di “Harry Potter” ( in futuro sarà protagonista anche di quella di “Queen of the Tearling”, ancora inedita in libreria), sono riuscite a conquistare pubblico e critica, grazie anche a ruoli diversi e adulti. Forse “Divergent” il prossimo anno porterà alla ribalta Shailene Woodley, ma i più giovani continuano ad amare Kristen Stewart, la Bella Swann di “Twilight” e la principessa di “Biancaneve ed il Cacciatore”. I critici non l’hanno mai amata e forse non l’ameranno mai. Non le ha giovato aver tradito l’estate scorsa Robert Pattinson, il protagonista maschile di “Twilight” con cui faceva coppia fissa, con il maritato Rupert Sanders, regista di “Biancaneve ed il Cacciatore”, i giornalisti non glielo hanno perdonato, ma niente di tutto questo è riuscito a scalfire l’amore dei teenagers. Da dopo l’uscita dell’ultimo episodio di “Twilight”, la sua carriera è diventata traballante: da una delle attrici più richieste di Hollywood, sebbene abbia sempre preferito il cinema indipendente, improvvisamente si è tirata fuori da tutti i progetti che l’avrebbero vista come protagonista.Negli ultimi tempi il suo futuro lavorativo sembra essersi riassestato: già prenotata per il seguito di “Biancaneve ed il Cacciatore”, sarà anche nei drammatici “Camp X-Ray” di Peter Sattler e “Sils Maria” di Olivier Assayas e nella commedia “The Big Shoe” di Steven Shainberg.
Come se non bastasse votarla continuamente come miglior attrice dell’anno, i giovani la considerano anche tra le celebrità meglio vestite. Carnagione pallida, lunghi capelli corvini e magnetici occhi verdi conferiscono a questa ventitreenne una bellezza gotica, quasi vampiresca: guarda caso anche il suo stile è improntato su questa linea, predilige il colore nero, e vi aggiunge qualche tocco rock. Il suo capo preferito sono i pantaloni, di ogni tipo, di lunghezza normale, fino alla caviglia oppure shorts, skinny o anche maschili. È quindi frequente vederla ad eventi come conferenze stampa, con indosso questo capo, che conferisce al suo modo di vestire un’impronta rilassata ed adatta ad una ragazza, a cui non è detto che piaccia particolarmente mettersi in ghingheri. La varietà di look che riesce a fornire è comunque impressionante: completi maglietta e shorts abbinati; giacche in toni come il grigio o in stampe psichedeliche con collo nero in contrasto, top bianco, pantaloni aderenti di pelle nera con ai piedi decollettes a punta, nere o colorate; giacca di pelle, top, jeans skinny alla caviglia e stringate maschili, il tutto di colore nero; completi composti da giacca e da pantaloni larghi mascolini, abbinati a top bianco e stringate maschili nere. Uno stile che la Stewart adotta senza problemi anche nella vita quotidiana, a parte forse i tacchi: spesso, una volta finita la sfilata sul tappeto rosso per i fotografi, se le sfila e indossa per l’ intera serata scarpe da ginnastica. D’altra parte, la sua accoppiata preferita è quella formata da jeans e scarpe da ginnastica, ovvero l’abbinamento più casual e pratico che esista, prediletto dalla maggior parte delle donne nella vita di tutti i giorni. Tuttavia, quando la giovane attrice si presenta in pubblico con questi capi, abbinati ad una maglietta bianca a maniche corte da cui si vede il reggiseno nero, non dà un esempio di buongusto.
Ma anche alle occasioni più importanti è difficile vederla in abito da sera, poiché predilige minigonne a pieghe, portate con camicia, giacca e decollettes ai piedi, creando look che giocano su soli due colori, nero e bianco, oppure gonne dritte, in toni scuri oppure colorate, abbinate a magliette a maniche lunghe grigio scuro; abiti corti (tende addirittura a far accorciare quelli che in sfilata vengono presentati più lunghi), aderenti o dalla gonna svasata, in colori sgargianti 0 in stampe dalle tribali alle floreali, sebbene i suoi preferiti siano quelli neri, resi magari particolari da piccole zone di colore diverso o da decorazioni di vario tipo; più raramente, vestiti che seguono le linee del corpo lunghi fin sotto le ginocchia. Perfino dopo essere stata nominata testimonial del profumo di Balenciaga “Florabotanica” lo scorso anno, l’attrice americana ha continuato a seguire il suo stile, pur sfoggiando ogni tanto capi del noto marchio, ed a snobbare gli abiti da sera.
Vista la particolare preferenza per il pizzo eccessivamente trasparente che ha sviluppato negli ultimi tempi, sarebbe saggio continuare a privilegiare i pantaloni. L’anno scorso, alla prima di “Biancaneve ed il Cacciatore”, ha sfoggiato una creazione di Marchesa che richiamava le atmosfere gotiche del film ma che non era affatto di buon gusto: il pizzo nero copriva le parti necessarie, in alcuni punti formando delle cascate, mentre sulla lunga gonna con strascico e su parte delle braccia lasciava intravedere quello che c’era sotto; il resto del corpo, invece, sembrava nudo, sebbene lo ricoprisse un sottile intrico di rami e foglioline argentate. Ugualmente volgari sono le creazioni della linea haute-couture dello stilista Zuhair Murad che ha cominciato a sfoggiare, dai lunghi abiti di pizzo color carne ai completi maglietta e pantaloni di pizzo nero, a dispetto degli eleganti vestiti da sera, lunghi o corti, adatti alla sua età e degni di una celebre attrice, come il regale blu notte senza spalline di Monique Lhuillier indossato agli Oscar 2010.
In aggiunta di ciò, il suo ben noto broncio sul tappeto rosso, segno evidente che preferirebbe trovarsi da un’altra parte, contribuisce ad affievolire la bellezza di alcune sue mise ed a accentuare la volgarità di altre. Per quanto ogni tanto lo alterni con un ampio sorriso, si capisce che non si sente completamente a suo agio, come agli Oscar di quest’anno, dove portava un lungo vestito color carne senza spalline, con una serie di ricami floreali bianchi ed un piccolo ma vaporoso strascico di tulle, disegnato da Reem Acra, un po’ troppo confettoso per una come lei. Ma dopo averla vista arrivare in stampelle, che le venivano tolte davanti ai flash dei fotografi ed alle telecamere, ed in equilibrio sui tacchi nonostante un’infortunio alla gamba, ci si rende conto che forse non ha tutti i torti.