Ricami, merletti e … amore
Villa Necchi Campiglio di Milano è la degna cornice di una squisita mostra in scena dal 1° dicembre 2012 al 6 gennaio 2013, dedicata ai tessuti dell’artigianato di qualità. “Amati e Ricamati” – questo il titolo – offre una panoramica degli incantevoli abiti degli anni ’30 provenienti dalla collezione di Loretta Caponi, fondatrice dell‘atelier fiorentino che da oltre quarant’anni firma corredi, biancheria per la casa e capi di abbigliamento famosi in tutto il mondo. L’inaugurazione di tale evento a Villa Necchi coincide con l’apertura della mostra-mercato “Tramando e arredando”, in programma sabato 1° e domenica 2 dicembre, in cui eccellenti artigiani propongono i più vari accessori in tessuto per la casa (dai merletti veneziani di Jesurum ai complementi d’arredo, dalle coperte alle tele stampate a mano dai Fratelli Pascucci, dalle tovaglie ricamate ai tessuti di Chiarastella Cattana, piccole opere d’arte realizzate in fibra naturale ed ecologica, dagli asciugamani alle tende: raffinate idee regalo anche in vista del Natale).
La collezione di ricami di Loretta Caponi nasce alla fine degli anni Cinquanta, quando la signora inizia a raccogliere e conservare ricami e merletti. Con il passare degli anni continua l’acquisizione di oggetti, tanto che oggi la raccolta rappresenta un inestimabile patrimonio di rilievo storico ed educativo: un autentico spaccato sulla storia del costume dalla fine del XVI secolo alla metà del XX secolo. Biancheria per la casa con trionfo di ricami a motivi di farfalle e uccelli, bighe guidate da amorini, Veneri su conchiglie; oltre tremila preziosi fazzoletti abilmente ricamati, esemplari per qualità e varietà (da cerimonia, da ballo, da sposa, da balia, da comunione, da caccia, da passeggio, da lutto, commemorativi, celebrativi, ecc.); eccezionali e di grande interesse le sezioni dedicate all’abbigliamento femminile ed infantile, ma anche gli innumerevoli merletti e trine, la biancheria personale, gli accessori, quali borsette, cappelli e ventagli.
I capolavori raccolti da Loretta Caponi raccontano di un mondo lontano e meraviglioso popolato da esperte cucitrici di bianco, abili ricamatrici, famose come le sorelle Materassi raccontate da Palazzeschi o le Bellini, creatrici dei più bei corredi nuziali del mondo, ma anche anonime e bravissime suore di clausura o giovani fanciulle. Loretta Caponi comincia a ricamare all’età di nove anni.
Negli anni Cinquanta espone in varie mostre a Roma i suoi manufatti trovando nuovi clienti e un pubblico raffinato. In quegli stessi anni la sua sensibilità si confronta con gli ambienti della cultura fiorentina grazie alle frequentazioni – assieme al marito, il pittore Dino Caponi – di scrittori e pittori quali Palazzeschi, Montale, Ungaretti, Cardarelli, Rosai, Bigongiari, Luzi, Gatto e molti altri.
Nel 1967 Loretta apre un piccolo negozio a Firenze in Borgo Ognissanti ed è da qui che il suo marchio si afferma a livello internazionale acquistando una clientela esclusiva. Alla fine degli anni Settanta, mentre la moda impone il sintetico ed il nylon, Loretta Caponi produce solo in cotone, lino e seta: camicie a manica lunga, arricciate al collo a punto smock che nasce da un modello per bambini, acquistate per prima dalla duchessa di Kent; sono un must anche la camicia da notte ispirata ad un modello Chanel anni Trenta e quella romantica e preziosa in satin con un nodo d’amore da cui scende una cascata di rose applicate e ricamate a mano.
Da oltre 40 anni Loretta Caponi firma i corredi di regnanti, come le lenzuola per Lady Diana e Carlo d’Inghilterra, di industriali e di magnati di tutto il mondo (tra cui i Rockefeller, i Kennedy, gli Schlesinger, la signora Kissinger).
E ancora, nomi del mondo della finanza e dello spettacolo, come Madonna, che ha fatto realizzare il corredo per la nascita del figlio Rocco, Sting e Dino De Laurentiis che ha commissionato il pigiama di Hannibal. Con una produzione rigorosamente artigianale e tutta made in Italy, l’azienda Loretta Caponi ormai dispone di oltre diecimila disegni di tovaglie, spugne, lenzuola cuscini, e altrettanti modelli di biancheria personale sartoriale uomo-donna, e numerosissimi capi per neonato e bambino.
Con la mostra “Amati e ricamati” a Villa Necchi Campiglio è possibile ammirare abiti da signora, accessori e capi d’abbigliamento per l’infanzia ricamati. Per l’occasione, infatti, pizzi, ricami e stoffe di differente trama e lavorazione vanno ad arricchire i corredi delle stanze: nella sala da pranzo, dove la tavola è apparecchiata con raffinate tovaglie decorate, o nelle camere, dove i letti sono coperti da preziose lenzuola, e ancora nei bagni, dove sono appoggiati teli e asciugamani di raffinatezza d’altri tempi. Durante la manifestazione, inoltre, in diversi punti della Villa sono organizzati intriganti laboratori e dimostrazioni di ricamo dal vivo, tenuti da Pino Grasso (maestro dell’arte del ricamo da cinquant’anni punto di riferimento di molti nomi dell’alta moda e del prêt-à-porter italiano), da Cecilia Piacitelli (maestra di NUI – Ricamo Tradizionale Giapponese lavorato su tessuti di seta con fili metallici e sete variopinte), dalla Cooperativa Produzione Merletti di Cantù (dal 1920 artigiani del famoso “pizzo di Cantù” lavorato al tombolo) e da Francesca Capurso (per AFOL Moda, costumista e sarta teatrale che insegna ricamo classico, macramè e pizzo al tombolo). Sono in programma anche interessanti conferenze: sabato 1 dicembre 2012 alle 11 l’incontro sulla “Storia del Ricamo” tenuto da Thessy Schoenholzer Nichols, storica, restauratrice e studiosa di costumi, ricami e merletti antichi; alle 12.00 l’appuntamento con Paolo Peri, esperto di Storia del Tessuto, che parla della Collezione Loretta Caponi. Domenica 2 dicembre 2012 alle 15 Pino Grasso, Maestro di Ricamo per l’Alta Moda, racconta la sua esperienza con gli stilisti di tutto il mondo, mentre alle 16 Carlo Allorio, appassionato collezionista milanese di pizzi antichi, tratta della “Storia del pizzo attraverso la pittura”.